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Mirco Menna – SeStoQui (è perché vi voglio bene)

27 maggio 2021 by Marco Sonaglia in Dischi, Recensioni

(Platonia music-Believe)

www.mircomenna.com

Mirco Menna non ha certo bisogno di presentazioni, da anni è uno dei cantautori più interessanti del panorama italiano. A quattro anni di distanza, torna con nuovo lavoro, formato da nove tracce inedite, dove il titolo è una chiara dichiarazione d’amore per Luigi Tenco. Si comincia in odor di samba con “Tutto il resto” (“Si sta in battaglia da mattina a sera, per un poco di soddisfazione e per tenere alta la bandiera di una condizione a credito”) sostenuta da un bel solo di fisarmonica di Massimo Tagliata, per passare alle atmosfere più jazzate di “Certi pensieri” (“Cammino sempre come posso con numerosi me stesso che indossano i miei panni, imitano la mia voce , li conosco già dal principio degli anni , li frequento più o meno in pace”) con le trombe di Maurizio Piancastelli. “In fondo in fondo” (“Maggiordomi perfetti conciati per la festa come fosse la vostra iniziativa, compiaciuti di compiacere ogni richiesta , un fermento di attività in posizione passiva”) ha echi di musica popolare con la tammorra di Manuel Franco in primo piano che lascia spazio al tango de “L’emergenza” (” è l’urgenza di una nuova emergenza, di un’altra calamità, mantenere alto il tasso del morale basso, naturale possibilità per il nostro signore, dacci oggi il nostro orrore e poi proteggici”). Una chitarra classica e un flauto traverso sostengono con amore “Canzone per Carla” (“Terremo a mente in questo inverno di timori e balbettio, mentre intorno è ringhio e violenza, terremo a mente che fascismo non è roba da museo e nemmeno lo è resistenza”), un ricordo toccante di Carla Nespolo, presidente dell’Anpi scomparsa nell’ottobre del 2020. Si cambia atmosfera con la notturna “Primo bacio” che ci conduce ai suoni andini e tex mex di “Falena” (“Eppure ci faleniamo con cura, sfrigoliamo al momento opportuno, passa il buon senso e passa la paura e nessuno nessuno ci fermerà”) con l’ocarina e il figulino di Fabio Galliani. Il sax di Carlo Atti singhiozza lamenti in “Ti prometto” (“Sono la tua coscienza cattiva , quella che morde soprattutto alla sera. sono la luce che non ti arriva, la paura che ti ha chiuso in galera”) e lascia spazio alla fisarmonica dominante nell’ironica “E parla…” (“Così dissenta senza rivali dai suoi stessi diisentimenti , così disserta dei beni e dei mali nel deserto degli argomenti, bava senza lumaca, notte piena e folla ubriaca”). Chiude il disco un sentito omaggio a Sergio Endrigo con una versione voce e chitarra classica di ” Canzone per te “. Menna conferma le sue doti istrioniche, prende l’intelligenza ironica di Jannacci, del primo Paolo Conte, di Cochi e Renato e crea qualcosa di suo, di riconoscibile, di credibile. La voce profonda sostiene egregiamente un disco che scorre in maniera piacevole, che crea spunti di riflessione, che regala sorrisi e che prende posizioni ben definite. Un altro piccolo-grande tassello che ci rimette in pace col mondo.

Marco Sonaglia

Tracce

Tutto il resto

Certi pensieri

In fondo in fondo

L’emergenza

Canzone per Carla

Primo bacio

Falena

Ti prometto

E parla

Canzone per te

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