(Vrec music label-Audioglobe)
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Correva l’anno domini 2004, quando Vittorio Centrone decide di prendere Lemuri il visionario come suo alter ego immaginario. il personaggio diventerà poi un fumetto, un opera rock e oggi un disco dal titolo accattivante “Viaggio al centro del cuore blu”. Lemuri è un artista completo, infatti questo lavoro dimostra una grande cura negli ottimi arrangiamenti curatissimi, una scrittura fluida e diretta e un corposo booklet arricchito dalle bellissime illustrazioni di Giulio De Vita ( Uno dei migliori disegnatori, non solo del panaorama italiano). L’anima visionaria si dipana attraverso le 12 tracce inedite e il particolare omaggio finale a Piero Ciampi con “Ha tutte le carte in regola”. Un disco dove convive il popular-folk nella bellissima “Dolci promesse” (“E nei miei occhi non c’è un rimpianto, guardo le stelle passarmi accanto, un fiume rompe i suoi argini, quando un uomo va in cerca di sè”), il reggae in “Malinconia rivoluzionaria” (“La malinconia è rivoluzionaria, non è ipocondria ma forza straordinaria, la malinconia è poesia al potere la fantasia”), il pop raffinato di ” Niente da dire”, l’amara realtà in “La vita è un palcoscenico (“La vita è un conto a debito e Marco fa il meccanico, ma di sera veste come una rockstar e mette i suoi sogni su WhatsApp”). C’è spazio per l’eleganza del tappeto di archi che si intreccia con la tromba in “Il mondo perfetto” (“E cerco cieli da dipingere e aspetto treni da non perdere e favole da vivere, senz’avere più paura di sentirmi un po’ più fragile”), una spassosa teatralità che con l’armonica si tinge di blues in “Don Chisciotte” (“Superficiale, meglio una vita superficiale, senza dividere il bene dal male, senza decidere, senza lottare, sogno una vita suerficiale, banale, normale, reale”), le tinte rock di ” Sarò diverso” (“Sarò diverso, voglio essere diverso e se alla fine avrò perso, sarà comunque diverso”), gli intrecci acustici di “Cose inutili” ( “Faccio cose inutili so che vi sembra strano, non conosco limiti al mio delirio quotidiano, uomo soprammobile, un essere vissuto invano, io parlo con gli spiriti e fumo come un vecchio capo indiano”) e la malinconica ballad “Controcorrente” ( “Puoi vivere se vai controcorrente, non mollare mai ultimo in mezzo alla gente e non agli eroi, tempo non ne hai, niente è per sempre, i rimpianti mai, conta soltanto il presente e poi cambierai”) che chiude il disco con un crescendo musicale e di cori. Un disco che merita un ascolto attento, per entrare nella giusta dimensione, per cogliere tutte le sfaccettature di questo artista così interessante, che usa la voce con sapienza, adattandola ai colori delle proprie canzoni e che ha buon gusto per le giuste melodie. Il viaggio è appena iniziato, salite a bordo…
Marco Sonaglia
Tracce
Dolci promesse
Malinconia rivoluzionaria
Niente da dire
La vita è un palcoscenico
Il mondo perfetto
Un disertore
Sarò diverso
Mentre piove
Don Chisciotte
Il viaggiatore immobile
Cose inutili
Controcorrente
Ha tutte le carte in regola
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