Grace Jones sul palco del Tenax (foto Duccio Cantini)
Ci sono almeno tre buoni motivi per festeggiare i 40 anni del Tenax di Firenze. Intanto perché negli anni ‘80 il locale di via Pratese è stato uno dei fulcri della storia culturale fiorentina, diventata polo di attrazione della cultura alternativa fatta di costume, musica e arti performative (“il posto giusto al momento giusto” come diceva Pier Vittorio Tondelli). Poi perché è stato uno dei palcoscenici preferiti per la musica dal vivo fino agli anni Zero compresi. Infine perché negli ultimi anni di attività è stata la mèta più ambìta del popolo della notte, grazie alla presenza di Djs di livello internazionale. Il 1 marzo del 2020 alle 4.45 però l’attività si è dovuta forzatamente interrompere: poche ore prima andava in scena l’ultimo appuntamento con Nobody’s Perfect, una delle serate più longeve e conosciute al mondo, fin dai suoi albori un punto di riferimento per il già citato fenomeno del clubbing. Le porte non si sono ancora riaperte ma il 1 ottobre 2021 (giorno del 40° compleanno) la memoria è doverosa anche per guardare avanti. Infatti il locale ha avuto frequentatori importanti come Amanda Lear, David Byrne, Boy George, Elio Fiorucci, Vittorio Gassman, Roberto Benigni. Ospitato party ufficiali di Pitti Uomo e sfilate di Jean Paul Gaultier. Oppure allestimenti come quello ispirato a Blade Runner, con un sistema di tubature che faceva piovere acqua vera sui clienti nel tunnel d’ ingresso.
Parlavamo dei concerti e basta scorrere alcuni nomi per capire la varietà dell’offerta della sala (che i meno giovani ricordano con il nome Big Ben, dedicato ai balli domenicali): Francesco De Gregori per la prima volta affiancato dal suo gruppo elettrico, gli islandesi Sigur Ros che sarebbero di lì a breve divenuti un fenomeno di culto, i Procol Harum con le loro canzoni che hanno descritto gli anni Sessanta. Solo qualche esempio di un carnet di nomi che passa da Franco Battiato ai Radiohead. Un’attività dal vivo che ha una data simbolicamente importante, quella del 19 febbraio 2002, in cui si celebrava il ventennale del locale in concomitanza con la chiusura della mostra Weekend Postmoderno, appuntamento curato da Bruno Casini, Giancarlo Cauteruccio ed Ernesto de Pascale dedicato agli Ottanta. Concludiamo pensando ai divi della consolle che si sono sentiti in dovere di condividere la loro esperienza grazie alla Tenax Academy. E soprattutto al gruppo di lavoratori che da 19 mesi attende pazientemente di sapere quando il Tenax potrà riaprire i battenti.
Michele Manzotti