Da alcuni anni il celebre Bloom di Mezzago, nell’ambito della sua programmazione musicale, ha introdotto una serie di concerti blues sotto la sigla “Bloom in Blues”. L’ottimo riscontro di pubblico ha contribuito a pianificare una data estiva all’aperto, nella prestigiosa location del Carroponte di Sesto San Giovanni dove nei mesi estivi è possibile assistere, pressoché ogni sera, ad ottimi concerti di vario genere.
Così gli appassionati di Blues hanno avuto la possibilità di ascoltare alcuni dei più validi artisti italiani con l’aggiunta di alcuni ospiti inattesi ma graditi. Nelle due ore e mezza di concerto si sono alternati sul palco Daniele Tenca, Francesco Piu, Paolo Bonfanti, Guitar Ray e la Treves Blues Band guidata dall’inossidabile Fabio Treves ottimamente coadiuvato da Alex “Kid” Garriazzo (chitarre e voce), ormai suo vero braccio destro, Massimo Serra alla batteria e Gab D al basso.
L’atmosfera è stata rilassata e appagante, tutti i musicisti si sono prestati con passione a coinvolgere il numeroso pubblico presente. La partecipazione di molti ottimi chitarristi poteva rischiare di generare una sorta di battaglia delle sei corde, per cercare di prevalere l’uno sull’altro. Niente di tutto questo, per fortuna, il feeling tra tutti gli artisti, l’intelligenza, l’amore per la musica, hanno prevalso rendendo il tutto molto vicino ad una amichevole jam, anche se di elevata qualità.
Gli ospiti scelti rappresentavano varie generazioni. I giovani rampanti (Tenca e Piu), i nomi già affermati (Guitar Ray e Bonfanti) e Fabio Treves con la sua band, che tra un anno festeggerà i 40 anni di attività e che può essere giustamente considerato, con Guido Toffoletti e Roberto Ciotti, uno dei padri del blues italiano. Ad impreziosire ulteriormente la serata, in alcuni brani, hanno contribuito i tre ospiti a sorpresa, tutti provenienti dalle fila di Elio e Le Storie Tese: Mangoni e la sua goliardia trascinante, la sorprendente vocalist Paola Folli e il bravissimo Faso al basso.
L’amichevole aria di festa non ha fatto però passare in secondo piano la valenza musicale delle esibizioni. Tutti i partecipanti hanno suonato e cantato alla grande, dimostrando le proprie capacità. Speriamo che l’ottimo riscontro di pubblico contribuisca a far aumentare nei prossimi anni la programmazione blues del Carroponte.
Stefano Tognoni
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