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Maiiah & The Angels Of Libra – Omonimo

4 gennaio 2024 by Silvano Brambilla in Dischi, Recensioni

Waterfall Records
www.waterfallrecords.com
https://angelsoflibra.com/
www.facebook.com/angelsoflibraofficial

Non si può negare che in Germania c’è sempre stato un rilevante interesse verso la musica blues e r&b, ieri come oggi. Etichette discografiche indipendenti, studi di registrazione, club, e mezzi di comunicazione ben disposti a favore di fruitori, e a supportare gli artisti autoctoni e residenti. A questa categoria va aggiunta una nuova realtà, Maiiah & The Angels Of Libra che, per conformazione e situazione musicale ricordano, con qualche distinguo, Sharon Jones & The Dap-Kings. Maiiah è una cantante di origini croate ma cresciuta a Dusseldorf, città sede di un locale ed omonima etichetta discografica, Unique Club, dove la black music era una constante, marcando dunque la sua via artistica. Quando si è trasferita ad Amburgo, Maiiah aveva un solo obiettivo, diventare una cantante di soul e Rhythm’n'blues, professione che in seguito ha realizzato, grazie all’incontro con il produttore/chitarrista/compositore e proprietario degli, Yeah Yeah Yeah Studios, Dennis Rux, il quale ha afferrato le sue proprietà interpretative, e le ha volute  amplificare mettendole accanto la formazione di Amburgo, anch’essa immersa nella musica nera, The Angels Of Libra, con già delle registrazioni alle spalle. Fra entusiasmo generale e passione è nata questa opera prima, calata nel più rappresentativo periodo soul e r&b, con un atteggiamento vocale di Maiiah pertinente, spontaneo, e libero da compromessi, affiancata da un combo, compreso di fiati, ottimamente posizionato in ogni passo. Per essere il più fedeli alla linea, le registrazioni al sopracitato studio sono state, in parte, fatte con attrezzature degli anni cinquanta, e a detta di Dennis Rux, anche per invogliare la gente ad andare a ballare al club, Komet, che si trova nel militante e affascinante quartiere di St. Pauli ad Amburgo, dove la band è di casa. Se l’iniziale, Can’t Get Over Loving You, vive di una coralità vocale/fiatistica, ottimo risulta, Obey, serrato intreccio ricco di groove, voci, piano, organo, fiati, sezione ritmica. È già uno dei momenti migliori del disco. Il ritmo prende corpo con, Kava, qui Maiiah canta nella sua lingua d’origine, il croato, sorretta dal riuscito amalgama delle due culture musicali, black e balcanica. La tradizione vuole che l’invito al ballo nella black music arriva anche da pezzi strumentali, con Turn The Page! i The Angels Of Libra, sono un nobile esempio, invito ora spinto con rilevante determinazione da Maiiah con, No No No (I’m So Broke). L’unica cover è, I’m A Good Woman, di Barbara Lynn, dove vince la personale rivisitazione, mentre l’ultimo pezzo si intitola, Infinite (indicato con il simbolo dell’infinito), dotato anche lui di quel gran gusto e sana passione soul e Rhythm’n'blues, presente in tutto questo appagante disco.

Silvano Brambilla

P.S. La promozione del disco in Italia è curata da Willwork4funk

 

Tracce

 

Can’t Get Over Loving You

Obey

Please Come Home

Kava

Turn The Page!

No No No (I’m So Broke)

Plenty Of Life

I Wanna Go

I’m A Good Woman

 

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