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La Dick Earl’s Electric Witness è un’ottima blues band proveniente dallo Utah e gravitante principalmente nella zona di Las Vegas. Nel 2023 si sono piazzati sul podio, e più precisamente alla terza posizione, all’International Blues Challenge di Memphis. Grazie a questa prestigiosa affermazione, sono riusciti ad allargare il loro raggio d’azione, ed a far circolare maggiormente il loro nome. La Dick Earl’s Electric Witness è a tutti gli effetti una band a “conduzione familiare” poiché oltre che dal leader ed autore Dick Earl Ericksen (chitarra, armonica, banjo, voce), veterano del blues statunitense e per molto tempo collaboratore di Tas Cru, è composta dalla sezione ritmica formata dai figli Isacc (basso e cori) e Mari (batteria, percussioni, cori), dalla moglie Alice e dalla figlia Zoe (cori) con l’aggiunta di Thomas Anderson (chitarre, kalimba, charrango, cori). Il loro esordio discografico è avvenuto nel 2023, con un album intitolato semplicemente con il nome della band. Il recentissimo Get Up Off the Ground, pubblicato in ottobre, contiene undici tracce originali che mettono in risalto la valenza di tutti i musicisti e vocalist coinvolti. La prima traccia, Get Up Off the Ground, desta subito l’attenzione, grazie ad un inizio crepuscolare, “desertico” e suggestivo, un proseguo coinvolgente, per tornare poi alle atmosfere iniziali. Il blues dei Dick Earl’s Electric Witness offre molte sfaccettature, palesando contaminazioni con soul, r&b, funk, ma anche con il southern ed il rock/blues. Dick Earl Ericksen si conferma cantate ed armonicista di livello internazionale oltre che valido chitarrista, ma la sua carriera ne era già una prova. A sorprendere sono il chitarrista Thomas Anderson, versatile e dal sound sempre adatto a tutte le tracce proposte, e, soprattutto la sezione ritmica, dove Isacc e Maria, molto dotata non solo alla batteria ma anche alle percussioni, palesano una dinamica sorprendente, incisivi e potenti dove necessario ed al contempo capaci di variazioni che contribuiscono a caratterizzare le atmosfere di ogni traccia. In quattro canzoni si unisce a dar manforte, Matt Green (organo e tastiere), ed in una, Once Again, la sezione fiati formata da Jason Levi (tromba), Jean-Francois Thbeault (trombone) ed il grande Jimmy Carpenter (sax), vincitore di ben due Blues Music Award, nel 2021 e 2022. Se Black Lines and White Crosses e Eggs ci portano in atmosfere marcatamente blues, con l’armonica in primo piano, Sarah, ballad di derivazione southern, il rock/blues di The Vineyard, lo strumentale I Hear You Callin’, e Once Again, brano che avrebbe ben figurato nella Colonna Sonora di The Commitments, confermano la versatilità della band. Wishin, altra ballad d’atmosfera, con un ottimo solo di chitarra e la voce carica di pathos del leader, On Her Heart, con ancora ottime chitarre e percussioni in primo piano e la coinvolgente Left Standing precedono Into the Fire, che chiude come si era iniziato, rendendo con il suo sound, perfettamente l’idea del deserto e dello scorpione rappresentato in copertina. I Dick Earl’s Electric Witness con Get Up Off the Ground si dimostrano una band di ottimo livello, capace di proporre un blues moderno e contaminato, pur nel rispetto del passato. Album altamente consigliato agli appassionati del genere proposto.
Stefano Tognoni
Tracce
Get Up Off the Ground
Black Lines and White Crosses
Eggs
Sarah
The Vineyard
I Hear You Callin’
Once Again
Wishin’
On Her Heart
Left Standing
Into the Fire
Tagged blues, Dick Earl Ericksen, Dick Earl’s Electric Witness, Frank Roszak, Jimmy Carpenter