il popolodelblues

Recensioni

Fabrizio Tavernelli – Resa incondizionata

15 novembre 2024 by Marco Sonaglia in Dischi, Recensioni

Lo scafandro – Zdb - Audioglobe
www.facebook.com/fabrizio.tavernelli

Nuovo disco per l’inarrestabile Fabrizio Tavernelli. Resa incondizionata contiene undici tracce scritte dal cantautore, che cura anche la produzione artistica, l’interessante artwork è di Marco Marastoni (Gruppo Saldatori Srl).  Gigantismo (Voglio dare un senso al nulla, colmare lo spazio, toccare il cielo, la mia mano afferra, il castello crolla, ma i giganti hanno vita breve) apre il disco con ritmi serrati e ritornello trascinante, chitarre marce ed elettronica danzano in Pomodori (Lasciando la zona di conforto per quella del dissenso, che poi diventa un gioco inutile se tutti ti credono uno stronzo) con la voce e l’armonica di Giorgio Canali. Ci sta (E se anche pensavi che sarebbe stato, forse non sarà, non sarà, non sarà, i pensieri nella testa di una giustizia eterna, condannata nel processo alle intenzioni) è più delicata, sostenuta dal pianoforte e dagli archi, Neuroni specchio (La docente appena laureata di potente corrente politica mi spiega l’azione minata, la percezione di una stessa emozione, come Alice delle meraviglie) è un funky macchiato dalla tromba di Simone Copellini. Il gioco non vale la candela (Finché non avrai fame non ci sarà ragione di cambiare, finché ci sarà il pane non sentirai la pancia brontolare, finché non avrai sete non ci sarà motivo di scavare) è incalzante, quasi in odor di prog, Immolarsi è immorale (Offri la tua carne giovane, dona la vita a un dio che non si sfama mai, dai sangue, dai fiato, offri la tua carne giovane fino a quando sembrerà normale andarsene) ti avvolge in un’atmosfera desertica e sognante con i fraseggi di moog. Si sperimenta con un crescendo delirante in Afa 2023 (Totem e taboo, un due tre la sinistra non c’è più, si è squagliata, evaporata, l’autunno è caldo, le agitazioni, i sindacati, le mediazioni, l’agenda Draghi, il caldo appiccica i ricordi), Atetigira (La linea sulla mano si è consumata, la merda che ho pestato è ancora sulla suola, per l’ultimo dell’anno la mutanda rossa e l’acino di uva, il karma, il quadrifoglio, la pelle di biscia, l’oroscopo, la pista, il culo, l’esorcista) mischia elettronica e dance. Pangasio (Risale i fiumi con i Monsoni, nelle pianure alluvionali, barbigli e pinna causale forcuta, mensa all’asilo e nelle case di cura) trasuda richiami orientali, Metti il mulo (Nella libido repressa, nelle giostre medioevali, attendi un segno dal palco dei reali, ti hanno detto di galoppare sul tuo cavallo alato, cercavi gli occhi della regina, ma poi sei stato disarcionato, metti il mulo dove vuole il padrone) è sottolineata dalla chitarra elettrica e dal minimoog. In definitiva è uno strumentale che chiude il disco con un tappeto di archi e i fraseggi del clarinetto. Tavernelli si riconferma come uno degli outsider più interessanti della musica italiana, cresce in ogni lavoro, con una sua personale scrittura, sempre vibrante, cinica, tagliente e un muro sonoro lisergico e potente. Resa incondizionata non è un disco per tutti e proprio per questo motivo diventa quanto mai importante il suo ascolto.

Marco Sonaglia

 

Tracce

 

Gigantismo

Pomodori

Ci sta

Neuroni specchio

Il gioco non vale la candela

Immolarsi è immorale

Afa 2023

Atetigira

Pangasio

Metti il mulo

In definitiva

 

Tagged ,

Related Posts