(Orange Home Records)
www.stefanobarotti.net
Da Massa al New Mexico con il cantautorato nel sangue. Stefano Barotti non è più il giovane songwriter che dalla provincia italiana sognava di fare canzoni degne di questo nome. L’esperienza maturata negli anni è ormai consistente. con la trasferta negli Stati Uniti alla corte di Jono Manson e la collaborazione con tanti musicisti consolidata. Barotti, pur restando legato a un’ispirazione che vede come faro Francesco de Gregori, vede lontano e oltre a Jono Manson coinvolge tanto personaggi conosciuti (e anche recensiti) da Il Popolo del Blues. Per sapere quali sono rimandiamo al sito, perché riteniamo che siano Barotti e la sua musica a dovere essere messi a fuoco in questa occasione. Una prova matura che piacerà ai cultori del genere sia nazionale sia di quello di marca più anglosassone. Per questi ultimi consigliamo Il blues del cuoco, Nerone, L’arcobaleno rubato, Cuore danzante dal’anima rock mentre per i puristi dello stile italiano l’iniziale L’uomo armadillo, La ragazza, Girasole. Ma ascoltando il disco con più attenzione i confini si sfaldano, e forse (al di là dell’eccellente livello di creatività raggiunto da Barotti) questo è il suo merito maggiore.
Michele Manzotti