(Map Classics)
www.sertango.com
Ciò che colpisce dal primo ascolto di questo disco è l’uso dell’Hammond. Un suono legato al jazz e al rock si mette al servizio del tango come forma musicale dialogando con uno strumento che invece al tango è legatissimo, il bandoneon. Così una sonorità elettrica entra in un mondo caratterizzato da quelle acustiche che accompagnano la danza, ma che in questo caso vivono di luce propria. Il disco è diviso in standard (Piazzolla su tutti e Gadel) e brani originali curati dal fisarmonicista Ivano Biscardi e dal tastierista Virginio Aliello affiancati da Bruno Aloise alla chitarra e Corrado Aloise alla batteria. Dando per scontato il grande fascino di pezzi come Libertango e Oblivion, sottolineiamo la bella creatività di Zarathustra, Fugato, El Barrio e il conclusivo e più strettamente jazzistico Goon. Ottimi tutti gli esecutori e interessante la combinazione strumentale. Attendiamo una conferma, magari con un repertorio diversificato.
Michele Manzotti