Dopo l'uscita di "Sglobal" ecco Mimmo Locasciulli dal vivo a Roma
Mimmo Locasciulli
La Palma Club Roma 30/7/2006
In una calda serata suburbana ti capita a volte di incontrare un dottore. Non sempre è preoccupante,anzi a volte è addirittura divertente nonostante quello che ho incontrato io (e molti altri) faccia il cardiologo e,si sa,con questo caldo... A parte le facili battute,è vero però che il dottor Mimmo Locasciulli coltiva per sua e nostra fortuna l'hobby di scrivere canzoni e di cantarcele quando gli vien voglia. O, tra l'altro, per promuovere il suo nuovo cd "Sglobal" che vede diverse partecipazioni di rilievo, nessuna inutile: Frankie Hi nrg che con lui ha scritto la title track ma anche Alex Britti, Stefano Di Battista e Marc Ribot.
La prima parte del concerto viene comunque dedicata ad alcuni dei classici di cui il repertorio di Locasciulli abbonda, si inizia con un piano solo ("Lettere dalla Riserva") e poi l'ingresso di Greg Cohen produttore,amico e contrabbassista con Mimmo praticamente da sempre che si unisce a lui per "Una vita che scappa". "Un pò di tempo ancora" vede l'ingresso del gruppo di cui segnalo Massimo Fumanti alla chitarra, Giovanna Favulari alla viola e Matteo Locasciulli alle percussioni e chitarra. Sembra che le energie alternative e le fonti rinnovabili dovranno aspettare a lungo il giovane Matteo,dato che sul palco è così bravo che sembra non abbia fatto altro. Si prosegue con "Due amiche", "Ballando", "Piano piano" fino ad arrivare alla fine del primo set con "Aria di famiglia" che descrive perfettamente il clima della serata. Locasciulli, tra l'altro, è bravo proprio in questo: creare un'atmosfera familiare e comunicativa col pubblico.
Dopo qualche minuto di pausa si riprende con "Gli occhi" (solo piano) e "Natalina" ancora solo con Greg Cohen prima di proporre alcune tracce dal nuovo cd. "Correre baby", "Sglobal","Anna di Francia", "Aiuto" e un altro pugno di gioiellini del repertorio come "Il treno della notte" e "Tango dietro l'angolo". Per chiudere un corposo bis che inizia con "Hemingway" poi "1904" e "Blu". Ultima canzone della serata è quella che,racconta Locasciulli, gli fece fare un piccolo gesto di autocensura, "Pixi, Dixie, Fixi" infatti era destinata a Bettino Craxi, ma poi siamo finiti ai Looney Tunes chissà come.
Una piacevole serata con un artista che volentieri ha suonato per due ore nonostante il gran caldo: da vedere (spero con temperature più benevole...).
Alessandro Mannozzi