Martin Scorsese presents the Blues- J.B.Lenoir
(Universal)
La serie di film The Blues, prodotta da Martin Scorsese potrà anche non piacere a qualcuno ma, come quella di Ken Burns dedicata al jazz, permetterà a un pubblico differente dal solito di conoscere artisti che fino a oggi erano rimasti ad appannaggio di una ristretta cerchia di appassionati.
È il caso di J.B.Lenoir, uno dei più prolifici autori del blues vissuto a Chicago che non ebbe mai fortuna in vita e che anche nella sua immediatadopo vita venne ricordato sporadicamente (John Mayall lo saluta in una canzone del disco Crusade, the death of J.B.Lenoir dopo avergli anche prodotto quel che sarà a tutti gli effetti il suo ultimo album).
Nato a 100 miglia da Jackson Mississippi nella minuscola località di Monticello (paese sicuramente nominato da qualche emigrato irpino...) il 5 marzo 1929, Lenoir come molti emigra al nord per cercare fortuna nei tardi anni quaranta. A Chicago incontra Willie Dixon che è appena stato sguinzagliato dai Chess alla ricerca di talenti e si fa notare per la prolificità, linusuale originalità melodica assicurandosi il pane quotidiano come braccio destro del più anziano Big Bill Broonzy.
Con una band di fidati al suo fianco che lo accompagnerà per anni J.B incide per la Parrot, prima, e la Chess poi, primo a travasare in un blues le paure di un popolo afflitto dalle tasse incombenti in Eisenhower blue (poi diventatoTax Paying Blues). Nascono così Mama talk to your daughter, sitting down thinking (due fra i suoi titoli in assoluto più famosi) e poi low down dirty shamee good looking woman.
Ma negli anni sessanta la sfortuna si accanisce contro Lenoir. Chiude il club che aveva messo su e salta da una etichetta allaltra: Vee Jay, L+R in Germania, Polydor, alcune edizioni del American Folk Blues Festival ma il 29 aprile 1967 muore in un incidente stradale perdendo in pieno il blues revival che da lì a pochissimi mesi porterà i suoi amici chicagoani sulle tavole dei teatri degli studenti bianchi.
Le immagini rarissime recuperate da Wim Wenders per The Soul of a Man, il primo film prodotto da Scorsese per la serie the Blues ci permettono adesso di ridare a J.B. Lenoir quella rispettabilità internazionale e ripagarlo per quel che lartista donò con la sua musica.
Questa raccolta che pesca dal repertorio Chess è il perfetto compendio alle immagini del documentario ed è una collezione imperdibile per coloro i quali cercano di costruirsi una discografia argomentata del blues degli anni cinquanta.
Ernesto de Pascale
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