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Bruce Springsteen in concerto a Bologna
1 ottobre 2006
È il miracolo delle cose semplici stasera: John Henry, Oh Mary don't you weep, Ol' Kentucky, Hold On con fiati alla Minnie the Moocher. 18 persone sul palco, fra festa sull'aia, celebrazione, hotennay e riunione gospel nel nome della canzone americana tradizionale e non. Jesse James intrisa di atmosfera alla Grand Ole Opry con la violinista Soozie Tyrell a far la stella del gruppo, The River che diventa un elegiaco canto dai pastorali sapori irlandesi, una Olklahoma Home Hillybilly Stomp allla Commander Cody, il duetto con la moglie Patti, Jacobs' Ladder sulla falsariga del Rhythm'n'blues di Sam Cooke, una solitaria We Shall Overcome che sale lenta con il gruppo e il coro dei 10mila seguita da un'imprevedibile Barrell House di Rock This Joint.
Insomma come ci ha abituato Bruce quasi ogni brano è l'ultimo e quella che fu l'atmosfera festosa dei primi anni della mitica E Street Band riesplode in una scaletta pressoché perfetta. Che prosegue con il Burn Me My Money Down (Springsteen è il re delle scalette) e sterza forte con la personale My City in Ruin (dall'album del 2002 The Rising) che cresce nel coro finale.
E mentre Bruce dedica un sorriso alla moglie Patti, continua il viaggio iniziato questa vota sull'onda melodica delle canzoni tradizionali cantate dagli storytellers alla Pete Seeger nei '50.
È ancora una volta il viaggio di Bruce, l'entusiasta messaggero della tradizione orale che risiede nelle canzoni - dal folk al blues, dal country al Rock'nRoll. L'artista ancora speranzoso di conquistare il cuore di una nuova generazione grazie agli immortali princìpi di pace, amore, fratellanza e comprensione che la canzone popolare racchiude. E tutti a casa con una potente e lentissima When The Saints Go Marchin' In con tanto di extra testo dedicato agli sfollati di Katrina. A coronamento di una bella operazione non solo calligrafica che scava nelle stesse radici su cui scavò Dylan.
Un positiva avventura vissuta con l'anima di colui che ancora spera nella sua sospirata terra promessa, l'amata American Land.
Ernesto de Pascale
La scaletta del concerto
John Henry
O, Mary Don't You
Weep
Old Dan Tucker
Eyes On The Prize
Jesse James
Atlantic City
The River
My Oklahoma Home
If I Should Fall Behind
Mrs. McGrath
How Can A Poor Man Stand Such Times And Live?
Jacob's Ladder
We Shall Overcome
Open All Night
Pay Me My Money Down
-
You Can Look (But You Better Not Touch)
My City Of Ruins
When The Saints Go Marching In
This Little Light of Mine
American Land
BRUCE SPRINGSTEEN AND THE SEEGER SESSIONS BAND
Domenica 1 Ottobre - BOLOGNA - Palamalaguti
Lunedì 2 Ottobre - TORINO - Palaisozaki
Mercoledì 4 Ottobre - UDINE - Villa Manin
Giovedì 5 Ottobre - VERONA - Arena
Sabato 7 Ottobre - PERUGIA - Arena Santa Giuliana
Domenica 8 Ottobre - CASERTA - Palamaggiò, Castel Morrone
Lunedì 10 Ottobre - ROMA - Palalottomatica